Il calcestruzzo armato resta sempre un passaggio importante per il rinforzo strutturale su grosse superfici, su allargamento di sezioni di pilastri, pile e naturalmente nuove costruzioni.
Da alcuni anni ormai per i rinforzi stutturali a spessore di pile e pilastri di viadotti viene richiesto dai vari enti l’utilizzo del nuovo conglomerato cementizio SCC (SELF COMPACTING CONGRETE): un calcestruzzo di grandi qualità e caratteristiche che si differenzia da un calcestruzzo tradizionale per la grande fluidità, l’elevata deformabilità e lavorabilità e, soprattutto, perché autocompattante (non necessita di vibrazioni) e quindi in grado di riempire completamente le casseforme anche in presenza di armatura molto fitta o casserature molto snelle (come spesso capita quando una pila di viadotto è formata da una serie di 6/8 pilastri collegati con trasversi posti a varie altezze.
Nel risanamento delle strutture in CLS una grande incidenza è data dalla percentuale di ammaloramenti superficiali sia puntuali che mediamente estesi. Questi vengono “curati”, previa preparazione del supporto, con l’applicazione di malte preconfezionate e fibrorinforzate che presentano elevate caratteristiche meccaniche, un ritiro controllato ed un ottima adesione al supporto, garantendo un ripristino anche strutturale.